Macron chiede riforme immediate in Europa basate sui rapporti Letta e Draghi. Fine 2025 cruciale per la competitività.
Viviamo un momento di transizione e incertezza in Europa. In un contesto economico globale segnato da concorrenza crescente e protezionismi nazionali, l’Unione europea appare spesso indecisa e frammentata. A lanciare un forte segnale è il presidente francese Emmanuel Macron, intervenuto al forum sulla competitività di Copenaghen, dove ha chiesto un cambio di passo immediato.

“Sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare”
Nel suo intervento, come riportato da ansa.it, Macron ha evidenziato la necessità di agire subito: “Sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare, è ben stabilito nei rapporti di Letta e Draghi”. Si riferisce ai recenti lavori redatti da Enrico Letta sul rafforzamento del mercato unico europeo e da Mario Draghi sulla competitività dell’UE. Due documenti che offrono una strategia chiara ma ancora inattuata.
Il presidente francese è stato netto: “Abbiamo imposto troppi dazi su noi stessi, fine 2025 cruciale”, facendo riferimento a un’eccessiva regolamentazione interna che danneggia le imprese europee e frena l’innovazione. Macron ha poi aggiunto: “Quindi ora il punto è come realizzarli: questo è il programma su cui lavoriamo con i leader dei Ventisette e con la Commissione”.
Il tono dell’appello è stato urgente: “Insisto su questo perché per me la fine di quest’anno è assolutamente cruciale per realizzare questo programma”.
“L’Europa è l’unico posto al mondo che non protegge i propri attori”
Una delle critiche più dure espresse da Macron riguarda la mancanza di protezione per le imprese europee: “Gli Usa hanno una agenda americana, la Cina a volte ha una esclusività cinese, noi regoliamo i nostri attori e apriamo la porta ad attori extra europei: è folle”.
Per Macron, l’UE deve agire in maniera più coerente, proteggendo i suoi interessi come fanno le altre grandi potenze. Temi come la semplificazione normativa, il sostegno all’innovazione e un vero mercato unico sono al centro della sua proposta.
La fine del 2025 rappresenta quindi, secondo Macron, una scadenza chiave: l’Europa ha pochi mesi per passare dalle analisi alle azioni concrete, attuando finalmente le riforme che ha già riconosciuto come necessarie.